Locale semplice, informale e accogliente. La proposta gastronomica si incentra sul ramen, genuino e sfizioso. Ravioli e panini al vapore eccezionali. Servizio attento e cordiale.
MaMa-Ya Ramen si trova in Via Ostiense n. 166/A, a pochi minuti a piedi dal parco Schuster e dalla Basilica Papale San Paolo fuori le Mura, e a 10 minuti dalla fermata metro Garbatella, il che rende questo locale comodamente raggiungibile con i mezzi pubblici.
MaMa-Ya è aperto tutti i giorni, tranne il martedì, per pranzo, dalle 12.15 alle 15.00, e per cena, dalle 19.00 alle 23.00. Potete riservare un tavolo (a cena per una delle due fasce orarie 19.30-21.30 o 21.40-23.30) chiamando il n. 393.8123386, oppure tramite WhatsApp.
MaMa-Ya vuole essere la sana alternativa per un ramen genuino a Roma.
La proposta gastronomica è dunque quella di un ramen preparato solo con ingredienti semplici, selezionati con cura, senza aggiunta di glutammato di sodio, conservanti o altri additivi. Le ricette sono dello chef Kotaro Noda (che gode di una stella Michelin per il Bistrot 64), e la mano è quella della chef Mariana Catellani.
Su Tripadvisor MaMa-Ya Ramen si è aggiudicato il punteggio di 4,5 su 5 con 346 recensioni, così classificandosi al n. 745 di 10.430 ristoranti in Roma (al momento in cui scriviamo, 09/03/2022). Gli utenti hanno apprezzato in particolare la qualità dei prodotti; il ramen eccezionale; i ravioli superlativi; i sapori sfiziosi; e il servizio cortese e disponibile.
Non manca chi si aspettava qualcosa in più; chi ha criticato la presenza di un doppio turno dei tavoli e i prezzi ritenuti sopra la media.
Ma veniamo alla nostra esperienza.
Location
Siamo stati da MaMa-Ya Ramen un sabato sera, per cena, riservando con qualche giorno di anticipo un tavolo per due persone per il secondo turno (dalle 21.30).
Il parcheggio nei dintorni del locale non è stato così difficoltoso. Noi abbiamo trovato facilmente posto in Lungotevere di San Paolo, all'altezza del parco Schuster.
Il locale è piccolino, caldo e accogliente. Con cucina a vista, pareti, tavoli e sedie in legno molto vicini tra loro, e un arredamento che richiama i locali giapponesi.
L'ambiente si divide tra una piccola sala interna e uno spazio esterno con qualche tavolino.
L'atmosfera è informale e chiassosa.
MaMa-Ya è adatto per una cena informale tra amici, in famiglia o di coppia, e, in quest'ultimo caso, con la precisazione di evitarlo al primo appuntamento se non avete dimestichezza con il ramen, perché può essere difficoltoso mangiarlo in modo disinvolto.
Menù
Il menù di MaMa-Ya Ramen - consultabile sul sito del locale - si incentra ovviamente sul ramen, ovvero sulla nota zuppa giapponese composta: 1) dal brodo, tradizionalmente di pollo, manzo, maiale o anche di pesce; 2) dai noodles, i tipici spaghetti fatti con farina e acqua; e, infine, 3) dal topping, ovvero dagli ingredienti aggiuntivi che insaporiscono e decorano il piatto.
MaMa-Ya propone tre versioni di ramen (da 12, 13 o 14 euro) a cui è possibile aggiungere diversi ingredienti (topping): ad esempio mezzo uovo marinato (1 euro); pancia di maiale stufata (2 euro); funghi shiitake (2 euro); cipollotto (1 euro).
Come antipasti, si può scegliere tra diverse opzioni, ad esempio ravioli alla piastra (7 euro); panini al vapore (6-7 euro); onigiri (polpette di riso, 2,5 euro); crocchette di patate fatte con spigola, cipollotto e buccia di yuzu panate al panko, servite con salsa tonkatsu (8 euro), edamame (5 euro).
L'ultima sezione del menù è invece dedicata ai dolci, con quattro proposte: daifuku (pasta di riso glutinoso) farcita con marmellata azuki di fagioli rossi e con fagioli bianchi, scorze di agrumi e noci (6 euro); matcha tiramisù (tiramisù con tè verde Matcha, 6 euro); cheese cake al bicchiere con coulis di frutta stagionale (6 euro); panna cotta allo yuzu con ribes in gelatina di sake (8 euro).
Da bere potete scegliere tra birra, sake, tè verde giapponese, tisana di grano saraceno, e gassosa giapponese.
Noi abbiamo ordinato:
un panino al vapore; una porzione di ravioli ripieni di verdure di stagione e due diversi tipi di ramen, ai quali abbiamo aggiunto - su consiglio della Chef che ci ha preso l'ordine - i funghi shiitake, il cipollotto e la salsa piccante, portata in tavola a parte.
Da bere, una birra chiara da 33 cl, la Kirin Ichiban, acqua demineralizzata e un bicchierino di sake, Kubota Junmai Daiginjo, all'aroma di pera e melone. Per chi non lo avesse ancora provato, il sake è un tipico distillato giapponese ottenuto dalla fermentazione del riso decorticato. Il sapore è delicato e fruttato. Potete provarlo se non vi dispiace pasteggiare con alcolici diversi dal vino.
La nostra cena è iniziata con il panino al vapore e i ravioli alla piastra.
Il primo (butaniku chuka pan), lo abbiamo scelto ripieno di stracotto di maiale glassato, zenzero e daikon marinati, cipollotto fresco e semi di sesamo (6 euro); mentre i ravioli (yasai gyoza) di verdure - in occasione della nostra visita - erano ripieni di zucca (6 pezzi per 7).
Sia il panino che i ravioli sono stati a dir poco squisiti; preparati ad arte, generosi nel condimento e sfiziosi al punto giusto. Avrebbero meritato entrambi un bis.
I ravioli poi sono di una qualità eccezionale. Ne abbiamo mangiati di buoni, ma questi si sono fatti davvero notare, e che sono fatti in casa lo raccontano da sé.
A seguire è arrivata in tavola la portata principale, ovvero il ramen.
Ne abbiamo scelti due tipi diversi: il MaMa-Ya ramen (13 euro) fatto con brodo di pollo, spaghetti freschi, pollo marinato cotto a bassa temperatura, mezzo uovo marinato, cipollotto fresco e alga nori; e il gyukotsu ramen (14 euro), con brodo di manzo, spaghetti freschi, pancia di maiale stufata, mezzo uovo marinato, zenzero marinato e yuzukosho.
Anche il ramen ci è piaciuto molto. Oltre ad essere per sua natura digeribile, poco calorico e salutare, il piatto si è fatto notare per una preparazione eccellente, che gode dell'utilizzo di prodotti freschi e genuini che arrivano dalle aziende laziali.
Tenete infine a mente che ogni porzione di ramen contiene circa 135 gr di spaghetti, per cui la porzione è abbondante. Occhio a non esagerare al momento dell'ordinazione con il resto delle portate.
Servizio
Il servizio di MaMa-Ya Ramen è cordiale e veloce.
Noi siamo stati serviti direttamente dalla Chef Mariana Catellani, molto presente sia in cucina che in sala. È stata cortese nell'accoglienza, e altrettanto disponibile nel descrivere e consigliare i piatti. È evidente la passione e l'energia che impiega nel suo lavoro. L'unica osservazione che si può fare, soprattutto in un periodo come quello attuale, è che sarebbe preferibile che i tavoli fossero meno ravvicinati tra loro.
La nostra cena è iniziata alle 21.30 ed è terminata alle 22.40.
A chi vuole proseguire la serata, consigliamo il T Bar a due passi dal locale per un drink.
Conto
Veniamo, infine, al conto.
Per un panino al vapore (7 euro); una porzione di ravioli alla piastra (6 euro); due porzioni di ramen (16 e 17 euro), una bottiglia di acqua filtrata (2 euro); una birra Kirin Ichiban (4 euro) e un bicchierino di Sake Kubota Junmai Daiginjo (7 euro), abbiamo speso 57 euro in due, quindi 28,50 euro a persona.
In conclusione, MaMa-Ya Ramen è l'indirizzo giusto per assaporare un ramen di qualità, fatto con ingredienti genuini e selezionati, in un contesto piacevole e informale.
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I prezzi delle portate o dei menù che indichiamo, i giorni, gli orari di apertura e chiusura dei locali, i numeri telefonici e le classifiche di Tripadvisor possono subire variazioni poiché sono tutti rilevati nel momento in cui scriviamo.
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