Un'osteria di lunga tradizione dall'atmosfera familiare, che intrattiene i suoi ospiti con specialità gustose e caserecce, di matrice tipicamente laziale.
L'Osteria Palmira si trova in Via Abate Ugone n. 29, in zona Gianicolense, nei pressi di Villa Pamphili, e dunque in una zona residenziale che non consente passeggiate dopo cena.
Si tratta di un locale semplice, ma curato, a conduzione familiare, che propone una cucina casereccia basata sulle ricette e sui prodotti della tradizione laziale, la cui autenticità è garantita dalle origini amatriciane dei gestori.
Non manca l'attenzione alla qualità delle materie prime, selezionate con cura e con passione. Nel menù troverete infatti indicate le aziende da cui si riforniscono i gestori del locale. Per dirvene qualcuna: il Pastificio Felicetti per la pasta artigianale; il Salumificio Sano Amatriciano; l'Azienda Agricola Biologica Casale Nibbi di Amatrice; l'Azienda Agricola La Stella e l'Azienda Biologica Castiglioni.
Su Tripadvisor l'Osteria Palmira si è aggiudicata il punteggio di 4,5 su 5 con 1.038 recensioni, così classificandosi al n. 954 di 10.404 ristoranti in Roma (al momento in cui scriviamo, 27/9/2019). Gli utenti hanno apprezzato, in particolare, il rispetto della tradizione romana, i sapori decisi, l'ambiente familiare, la cordialità del personale e il buon rapporto qualità-prezzo. Non manca chi si aspettava qualcosa in più; chi ha lamentato tempi di attesa eccessivi e chi ha criticato i prezzi del menù.
Ma veniamo alla nostra esperienza.
Siamo stati all'Osteria Palmira per una cena infrasettimanale, riservando un tavolo per le 20.00. Nonostante fosse un martedì sera, il locale si è riempito nel giro di un'ora;
sapevamo che fosse frequentato e ne abbiamo avuto conferma. Vi consigliamo perciò di prenotare - chiamando il n. 06.58204298 - con almeno qualche giorno di anticipo.
Quanto al parcheggio - se non conoscete la zona Gianicolense e non siete soliti frequentarla - vi anticipiamo che in questo quartiere non si trova facilmente, ma una dritta possiamo darvela. Il tratto di strada davanti al locale (quello sul lato opposto), è riservato ai vigili urbani dalle 7 alle 20.00. Va da sé che se riuscite ad arrivare - come noi - proprio alle 20.00, e dunque quando i parcheggi iniziano a liberarsi, allora riuscirete a trovare posto per la vostra auto proprio davanti al locale.
L'Osteria Palmira è un locale informale e rustico, arredato con tavoli e sedie in legno e una mise en place semplice ma curata, in linea con le tipiche ambientazioni da osteria romana. Dispone di due sale; una interna e una esterna verandata, con tanto di tetto apribile che, in inverno, viene chiuso ed attrezzato con le classiche stufe radianti a fungo.
Noi abbiamo cenato proprio in veranda e possiamo dirvi che abbiamo trovato la temperatura al suo interno più che confortevole, nonostante già non sia più estate.
La clientela del locale è molto versatile e, soprattutto, abituale, tanto da regalare al ristorante un'atmosfera molto familiare.
Potete tenere in considerazione questo locale per un pranzo o per una cena informale di coppia, tra colleghi o amici e in famiglia. Non male anche per festeggiare, in un ambiente semplice e familiare, un compleanno o un'altra ricorrenza.
Il menù dell'Osteria Palmira è vario e diviso in diverse sezioni: antipasti (salumi e formaggi biologici amatriciani con bruschetta; prosciutto di amatrice IGT con mozzarella di bufala; coratella con cipolle; crostini con fegatini; ecc.); bruschette (aglio e olio; pomodorini e olive); primi della tradizione (spaghettoni alla amatriciana; bombolotti alla gricia; rigatoni alla carbonara); pasta fresca (fettuccine al ragù bianco; tonnarelli cacio e pepe; agnolotti con pomodori freschi; tonnarelli al pesto di menta romana, gnocchi il giovedì, ecc.); secondi (trippa alla romana; zucchine romanesche ripiene; polpette di bollito con salsa verde e cicoria; involtini alla romana; ecc.); insalatone (caesar salad; bufala e pomodoro; misticanza; insalata patate e baccalà); dalla griglia (grigliata mista; tagliata di pollo; costolette di abbacchio; ecc.); contorni (patate al forno; verdure grigliate; cicoria saltata in padella; ecc.) e dolci fatti in casa (crostata del giorno; tiramisù; zuppa inglese; ecc.).
A completare il menù, la sera si possono mangiare fritti e pizze al piatto.
È interessante poi che la domenica venga proposto un menù particolare, con piatti generalmente diversi da quelli offerti durante la settimana.
Da bere, si può scegliere tra vino, qualche birra in bottiglia, e le bibite gassate.
In merito al vino, possiamo dirvi che la cantina di questo locale è ben rifornita ed è incentrata su vini esclusivamente laziali, molti dei quali biologici o biodinamici.
Passiamo alle nostre scelte.
In considerazione delle origini amatriciane dei gestori del locale e della loro passione per i prodotti e per le ricette tipiche laziali, abbiamo ordinato: una porzione di Coratella con Cipolle (8 euro); una porzione di Spaghettoni alla Amatriciana (10 euro); una porzione di Tonnarelli Cacio e Pepe (10 euro); una porzione di Zucchine Romanesche Ripiene (13 euro) e, per dolce, un Tiramisù Classico (6 euro).
Da bere, una bottiglia di acqua liscia (del rubinetto, ma microfiltrata) e mezzo litro di vino rosso della casa (Merlot) dell'Azienda Biologica Donato Giangirolami (6 euro), che abbiamo gradito.
Dopo qualche minuto di attesa, ci hanno subito servito la coratella con cipolle in coccio.
È arrivata in tavola fumante e il suo sapore intenso e appetitoso è esploso in bocca.
Non è stato male come inizio per assaporare la cucina dell'Osteria Palmira.
Vi segnaliamo, però, che anche se sul menù non è specificato, la ricetta del locale di questo piatto prevede la presenza dei peperoni.
Per noi è stata una bella sorpresa, perché si tratta di una variante e di un ingrediente che amiamo e che, a nostro avviso, si accosta molto bene alla coratella.
Ma a prescindere dalla nostra opinione, sarebbe preferibile puntualizzare nel menù tutti gli ingredienti di questo piatto, visto che molti la preferiscono esclusivamente con le cipolle.
A seguire, ci hanno servito i primi piatti che abbiamo trovato buonissimi.
Gli spaghettoni alla amatriciana (10 euro) sono stati squisiti: ottima cottura e dosaggio del pomodoro; guanciale morbido, ma croccante allo stesso tempo; pecorino e peperoncino nelle giuste quantità. Le nostre aspettative sono state soddisfatte.
I tonnarelli cacio e pepe (10 euro) non sono stati da meno.
Li abbiamo scelti anche per provare la pasta fresca dell'osteria e non ce ne siamo pentiti.
Il tonnarello, fatto in casa, è di ottima qualità, nonché ben cotto, ben amalgamato e ben condito. La crema di pecorino e pepe è densa, molto sfiziosa e ben dosata.
Piatto promosso a pieni voti.
Anche le zucchine romanesche ripiene (13 euro), piatto tipico della tradizione romanesca, sfizioso e speziato al punto giusto, è stato all'altezza delle altre portate.
Le zucchine, dolci e tenere; la carne, saporita e ben macinata; e la salsa, ben dosata e speziata al punto giusto. Da buona tradizione romana, la salsa di questo piatto - come quello di tutti gli altri piatti in effetti - ha meritato anche la scarpetta, fatta con il pane del Pastifico La Renella, fresco e fragrante.
L'unico appunto - facilmente rimediabile - possiamo farlo al fatto che le zucchine siano arrivate in tavola tiepide. Avremmo preferito che arrivassero belle fumanti.
Promosso anche il dolce. Il tiramisù è stato molto buono, "cremoso" come piace a noi e bagnato al punto giusto. Consigliatissimo.
Se non si fosse poi capito dalle foto, vi evidenziamo anche che le porzioni dei piatti sono medio-abbondanti. Occhio a non esagerare con le ordinazioni.
Quanto al servizio, lo abbiamo trovato semplice, cordiale e disponibile, in linea con ciò che ci si può aspettare da un'osteria.
Considerando che il locale fosse pieno poi, le ordinazioni sono state ben gestite, le portate sono state servite al momento giusto, e l'attenzione al cliente non è mancata.
Il rispetto dei giusti tempi di attesa ha dunque reso il servizio anche veloce. Il che rende frequentabile questo ristorante anche durante la settimana. La nostra cena è iniziata alle 20.00 ed è terminata alle 21.26, anche se siamo rimasti piacevolmente a chiacchierare fino alle 22.00.
Veniamo, infine, al conto. Per una porzione di coratella con cipolle (8 euro); una porzione di spaghettoni alla amatriciana (10 euro); una porzione di tonnarelli cacio e pepe (10 euro); una porzione di zucchine romanesche ripiene (13 euro); un tiramisù classico (6 euro); una bottiglia di acqua microfiltrata (2 euro) e mezzo litro di vino rosso della casa dell'azienda biologica Donato Giangirolami (6 euro) abbiamo speso 57 euro in due, e quindi, 28,5 euro a persona.
In conclusione, ci siamo alzati da tavola sazi e soddisfatti.
L'Osteria Palmira ci ha complessivamente convinto e la consigliamo senza riserve agli amanti della cucina romana tradizionale e dei sapori intensi, per una cena semplice e informale, all'insegna della qualità e della genuinità, in un ambiente vivace e familiare.
Buon appetito ... e ricordatevi di taggare @ceniamofuori sui social per condividere con noi le vostre esperienze e segnalarci i piatti che avete preferito!
I prezzi delle portate o dei menù che indichiamo, i giorni, gli orari di apertura e chiusura dei locali, i numeri telefonici e le classifiche di Tripadvisor possono subire variazioni poiché sono tutti rilevati nel momento in cui scriviamo.
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