Locale di lunga tradizione, con ambiente classico e ben tenuto e una cucina tradizionale che trova la sua massima espressione nei grandi classici dei piatti romani.
Prenotare è quasi indispensabile se si vuole trovare un tavolo. Prezzi decisamente interessanti.
Romolo alla Mole Adriana è un ristorante molto conosciuto nella Capitale e apprezzato per la sua cucina romana tradizionale, che non potevamo tardare a proporvi.
Si trova in Vicolo del Campanile n. 11-12-13, ed è dunque immerso nella suggestiva atmosfera di Borgo Pio, ad un passo dal Passetto, il famoso tratto sopraelevato e fortificato delle Mura Vaticane, che dal Palazzo Apostolico del Vaticano corre lungo Via dei Corridori e Via Borgo Sant’Angelo, per terminare dentro Castel Sant’Angelo.
Su Tripadvisor Romolo alla mole Adriana ha ottenuto il punteggio di 4,5 su 5 con 1.343 recensioni, così classificandosi al n. 345 di 10.162 ristoranti in Roma (al momento in cui scriviamo: 27/12/2020). Gli utenti hanno apprezzato, in particolare, la qualità della cucina e dei suoi ingredienti; le ricette della tradizione; le porzioni abbondanti; la posizione centrale del ristorante; e il personale cordiale e professionale.
Ma veniamo, come sempre, alla nostra esperienza.
Siamo stati da Romolo - prima che introducessero le restrizioni del DPCM del 3 novembre 2020 - di giovedì sera, per cena, riservando un tavolo per le 20.30 con più di qualche giorno di anticipo. Al contrario di quanto si possa pensare, il parcheggio, nella zona del locale, di sera, non è poi così difficoltoso. Noi non abbiamo faticato nel trovare posto dietro al locale, a Borgo Sant'Angelo.
Il locale è grazioso e accogliente, con tavoli e sedie in legno, attualmente separati da divisori di plexiglass, e una mise en place adeguata al contesto. Nonostante la recente ristrutturazione, che gli ha regalato diversi tratti moderni, l'ambientazione è quella tipica delle osterie romane.
Dispone di una sala interna molto spaziosa, in grado di ospitare un centinaio di persone; un piano rialzato; e uno spazio esterno con circa sei tavoli che affaccia su una strada di passaggio adiacente al Passetto.
L'atmosfera di Romolo alla Mole Adriana è informale e familiare; potete ritenerlo adatto per ogni tipo di occasione (informale) e, considerati gli ampi spazi, si presta anche per le tavolate numerose.
Il menù di Romolo, consultabile sul sito del locale, propone i piatti più tipici della tradizione romana e si divide in:
antipasti (ad es. antipasto Mole Adriana - 11 euro; antipasto vegetale - 8 euro; prosciutto e mozzarella di bufala - 9 euro; frittura vegetale - 9 euro);
primi piatti (ad es. rigatoni al sugo di coda alla vaccinara - 10 euro; spaghetti all’amatriciana - 10 euro; spaghetti al ragù - 10 euro; spaghetti alla carbonara - 10 euro; tonnarelli cacio e pepe - 10 euro; tonnarelli ceci, baccalà e pachino - 10 euro);
secondi (ad es. coda alla vaccinara - 10 euro; trippa alla romana - 10 euro; scaloppine alla Romolo - 12 euro; saltimbocca alla romana - 12 euro);
contorni (ad es. insalata mista - 5 euro; cicoria - 5 euro; puntarelle - 5 euro; patate arrosto - 5 euro);
pizze (ad es. marinara - 6 euro; napoletana - 7 euro; margherita - 7 euro; capricciosa - 8,50 euro);
frutta e dessert (ananas - 5 euro; gelati assortiti - 5 euro; crème caramel - 5 euro; panna cotta - 5 euro; tiramisù - 5 euro; tortino al cioccolato - 5 euro; crostata di ciliegie - 5 euro).
Noi abbiamo ordinato: due carciofi alla giudia (5 euro l'uno); una porzione di tonnarelli cacio e pepe (10 euro); una porzione di rigatoni con la pajata (portata fuori menù - 12 euro); una porzione di coda alla vaccinara (10 euro) e, per dolce, un tortino al cioccolato (5 euro).
Da bere, una bottiglia di acqua naturale Sorgiva (2,50 euro), due calici di vino rosso, Valpolicella Ripasso DOC (5 euro l'uno), e un amaro del capo (3 euro).
La nostra cena è dunque iniziata con l'assaggio dei carciofi alla giudia (5 euro l'uno), accompagnati da un buon pane casereccio e grissini San Carlo, che però, avremmo preferito fossero fatti in casa.
Il buongiorno si vede dal mattino, e infatti questo antipasto è stato un ottimo preludio per le portate successive. Sfizioso, aromatico e connotato da un'eccellente frittura, asciutta e croccante. Piatto promosso a pieni voti.
A seguire, ci sono stati serviti i primi piatti.
I rigatoni con la pajata (12 euro) sono un piatto tipico della tradizione romana povera, portato avanti, oggi, non da tutte le osterie romane. Per chi non lo sapesse, la pajata, altro non è che l'intestino tenue del vitellino da latte o del bue, che viene cotto per lungo tempo in un trito di verdure e pomodori pelati.
Ebbene, è stato eccezionale sotto diversi aspetti: cottura della pasta e mantecatura perfetta; ingredienti equilibrati; condimento generoso e sapore davvero gudurioso.
Non v'è dubbio che qua da Romolo questo primo piatto meriti l'assaggio.
La porzione, come quella di tutte le portate successive, è anche abbondante.
I tonnarelli cacio e pepe (10 euro) non sono stati da meno.
È un primo piatto romano che conosciamo tutti, lo abbiamo mangiato e rimangiato, ma qua si distingue per un sapore notevole, non facilmente realizzabile a casa. Tenete solo presente che il pepe - qua da Romolo - si sente molto; cosa che noi abbiamo apprezzato e che sottolineiamo solo per chi potrebbe non gradire quest'aspetto.
Prima di passare al dolce, abbiamo voluto provare un secondo romano molto noto che, però, ad oggi - proprio come la pajata - non è così facile da trovare in un ristorante: la coda alla vaccinara (10 euro).
Come molti sapranno, si tratta di un altro piatto tipico della cucina romana povera, realizzato con la coda di bue (o in alternativa la coda di vitello) che viene fatta cuocere a lungo in un trito di verdure e pomodori pelati. Ne consegue un sapore intenso e una carne tenerissima.
Qua da Romolo è veramente buona, rustica e succulenta come da tradizione.
Vale la pena provarla, soprattutto se non siete di Roma.
La nostra cena si è conclusa con il tortino al cioccolato (5 euro), servito con una buona porzione di panna montata fresca. Ci è piaciuto moltissimo e si è fatto notare nonostante sia un dessert classico, facile da trovare in un ristorante.
Il servizio di Romolo è semplice ma competente, attento e cordiale.
La nostra cena è iniziata alle 20.30 ed è terminata alle 22.30.
È uno di quei ristoranti in cui si ha la possibilità e il piacere di fare due chiacchiere dopo il pasto. La zona centralissima del locale poi si presta anche per una passeggiata dopo cena.
Veniamo, infine, al conto.
Per due carciofi alla giudia (5 euro l'uno); una porzione di tonnarelli cacio e pepe (10 euro); una porzione di rigatoni con pajata (12 euro); una porzione di coda alla vaccinara (10 euro); un tortino al cioccolato (5 euro); una bottiglia di acqua naturale Sorgiva (2,50 euro); due calici di vino rosso (5 euro l'uno); un amaro del capo (3 euro), abbiamo speso 64,50 euro in due, e, dunque, 32,25 euro a persona. A nostro avviso il rapporto qualità prezzo di questo ristorante è ottimo.
In conclusione, da Romolo alla Mole Adriana vi aspetta una cucina molto tradizionale e casereccia, senza rivisitazioni o una particolare attenzione alle tendenze gastronomiche moderne. Nonostante ciò, nella semplicità delle sue proposte, vi stupirà per la qualità dei suoi ingredienti e per la perfetta elaborazione di piatti che, nonostante siano conosciutissimi, si fanno notare per un sapore particolarmente gudurioso.
Buon appetito ... e ricordatevi di taggare @ceniamofuori sui social per condividere con noi le vostre esperienze e segnalarci i piatti che avete preferito!
I prezzi delle portate o dei menù che indichiamo, i giorni, gli orari di apertura e chiusura dei locali, i numeri telefonici e le classifiche di Tripadvisor possono subire variazioni poiché sono tutti rilevati nel momento in cui scriviamo.
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