Umami - Ramen Bar & Japanese Food è un piccolo ristorante giapponese che propone una cucina ispirata alle tradizioni della regione del Kanto, diversa dal solito sushi o sashimi. È indicato per gli appassionati della cultura nipponica, per chi apprezza la cucina orientale e per chi vorrebbe sperimentarla senza il timore di gustare sapori nuovi. Il rapporto qualità-prezzo è davvero buono.
Umami - Ramen Bar & Japanese Food, di recente apertura, si trova a Roma, in Via Veio n. 43, a pochi passi dalla metro San Giovanni, il che, volendo, lo rende facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Dal martedì alla domenica (19.30-23.30) è aperto solo a cena, mentre il sabato e la domenica anche a pranzo (12.30-15.30). Si può prenotare al n. 331.2630870, senza bisogno di farlo con eccessivo anticipo.
Lo Chef è Giuseppe Milana, un giovane siciliano che coniuga in modo eccellente prodotti italiani e giapponesi (i noodles sono ad esempio realizzati dal pastifico Secondi di Roma) e che, come evidenziato anche nel suo menù, utilizza solo materie prime fresche, selezionate da grandi professionisti come la Macelleria Pork'n'Roll, la Bottega Liberati, il Pastifico Secondi, l'Emporio delle Spezie, la Sake Company e Otaleg. Inoltre, il ristorante si fregia del riconoscimento ufficiale (il certificato è esposto nel locale), da parte del Ministero Giapponese dell'Agricoltura, Pesce e Foreste, per il rispetto delle linee guida della cucina nipponica.
Su Tripadvisor, Umani si è aggiudicato, al n. 2.662 di 10.415 ristoranti in Roma (al momento in cui scriviamo - 15.10.2018), un punteggio di 4,5 su 5 con 52 recensioni. Gli utenti hanno apprezzato innanzitutto la particolarità delle portate, esprimendo un giudizio molto positivo sui gyoza; dorayaki; umami ramen spicy; riso con l’anguilla; takoyaki e gli ottimi sakè. In molti hanno poi riconosciuto la qualità delle materie prime utilizzate; il servizio cordiale e attento; l’ottimo rapporto qualità-prezzo e l'abbinamento dei sakè e distillati ai vari piatti proposti. Come quasi sempre su Tripadvisor, non mancano le critiche. C'è chi ha ritenuto il menù troppo poco vario soprattutto rispetto alla scelta di ramen e chi non ha apprezzato la combinazione della cucina italiana con quella giapponese.
Ma veniamo alla nostra esperienza. Per questa recensione abbiamo scelto di prenotare da Umami di domenica a pranzo. Siamo arrivati puntualissimi alle 13.00 senza faticare per trovare parcheggio. L'impatto con il locale è stato molto gradevole. Il ristorante è piccolino, si compone di una saletta che termina con un piano rialzato separato da qualche scalino che viene chiuso, all'occorrenza, da una parete-pannello tipicamente orientale. Le due salette accoglieranno più o meno 13 tavoli per una quarantina di coperti.
L'ambiente è sobrio, elegante, essenziale e dunque tipicamente giapponese, così come la mise en place. A tal proposito, come facilmente intuibile, a tavola troverete le tradizionali bacchette giapponesi al posto delle posate: tenetene conto se non avete molta dimistichezza, soprattutto se la vostra sarà una romantica cena di coppia. Per capirci, un conto è usare le bacchette per mangiare il sushi, altro conto per mangiare il ramen o i noodles. Considerate Umami comunque adatto ad ogni occasione.
Una volta accomodati - dopo aver studiato il menù - per iniziare abbiamo ordinato Porkbun con maiale, Gyoza con gamberi e Yakitori; come portate principali Umami Ramen e Hotate Yakisoba e, per finire, Dorayaki e Gelato al Tè Verde Matcha Bio.
Avremmo anche voluto provare lo Shabu Shabu (da 25 euro a persona. Il prezzo può variare a seconda delle carni selezionate), un famoso piatto giapponese caratterizzato dalla cottura contemporanea di una selezione di carni scelte e verdure di stagione. In pratica, a tavola viene generalmente portato un fornelletto con una pentola contenente acqua o brodo dashi e i commensali, utilizzando le bacchette, possono immergere un po' per volta le carni e le verdure nel liquido caldo, per poi intingerle nelle salse e infine gustarle. Purtoppo, però, al momento dell’ordinazione abbiamo scoperto che lo Shabu Shabu va richiesto un giorno prima, perciò se volete provarlo assicuratevi di farlo presente quando prenoterete il vostro tavolo. Da bere, abbiamo ordinato acqua liscia e due calici di un buon Vermentino che obiettivamente potevano essere riempiti un tantino in più. Oltre al vino, nel menù troverete anche la Umami Craft Beer, il Tè, e, per chi sa apprezzare e per chi ha voglia di sperimentare, oltre 100 etichette di Sakè e distillati Giapponesi tra cui lo Shochu (derivato dalla distillazione di patate dolci, orzo, riso o sesamo).
Passiamo alla rassegna del nostro menù, composto da portate gustose, speziate, belle, colorate e ben presentate. Del resto non stupisce, perché unitamente al gusto, la bellezza del modo in cui viene presentato un piatto è un requisito fondamentale per la cultura gastronomica nipponica.
Iniziamo dai Gyoza (3 euro per 3 pezzi). Sono dei ravioli giapponesi alla piastra che noi abbiamo scelto ripieni di gamberi e verza. Delicati ma allo stesso tempo gustosi: ci sono piaciuti tantissimo. Nel menù, li troverete fatti anche con il ripieno di tofu e verdure e con maiale e verza. Ottimi anche i Porkbun (4 euro), dei panini a vapore ripieni di maiale, maionese alla soia e insalata. Potrete assaggiarli anche nella versione Veggie, con verdure in tempura, maionese al miso e insalata.
Concludono infine gli antipasti gli Yakitori (6 euro), piccoli spiedini di pollo cotti alla brace. Li abbiamo trovati senz'altro buoni e particolari, ma va detto che appena li assaggerete sentirete un netto gusto affumicato, che oggi sarà senz'altro di tendenza, ma se non amate troppo il genere non so quanto facciano per voi.
Come ultima indicazione, vi evidenziamo che le porzioni degli antipasti sono modeste, per cui non vi sentirete appesantiti e potrete gustare ancora con appetito i piatti successivi.
A seguire, senza farsi attendere, sono arrivate le portate principali. Il Ramen (14 euro), per chi non lo conoscesse, è una famosa zuppa giapponese realizzata, nella versione Umami, con noodles (spaghetti giapponesi non di grano duro, che ricordano i tonnarelli, realizzati dal Pastificio Secondi), qualche fettina di maiale speziato, funghi shitake (i famosi funghi orientali che crescono sui tronchi delle querce), alga nori, germogli, cipollotto, zenzero, uovo e brodo madre. Potete ordinarlo anche nella versione piccante (Spicy Umami).
Che dire? Noi lo abbiamo apprezzato molto: è gustoso e sapido al punto giusto. Se ve lo state chiedendo, soprattutto se non lo amate, lo zenzero è impercettibile, non si sente. Quel che si sente, invece, è una leggerissima affumicatura che però tende a sparire man mano che lo si mangia; non disturba affatto e si percepisce poco. L'ultima volta che abbiamo provato il ramen - peraltro degna di gran nota - è stato a Los Angeles, da Daikokuya e il ramen di Umami non aveva nulla da invidiargli.
Anche l'altra portata principale, Hotate Yakisoba (14 euro) ci ha conquistato. Si tratta di noodles alla piastra con salsa yakisoba, verdure croccanti e tartare di capesante, davvero buoni. Peraltro ogni piatto del pranzo ci ha lasciato un vivido ricordo del sapore nitido degli ingredienti utilizzati.
Veniamo, infine, ai dolci. I Dorayaki sono dei pancake farciti con marmellata di azuki (fagioli rossi) che come gusto e consistenza richiama la confettura di marroni. Non male, ci sono piaciuti ma non aspettatevi un sapore particolarmente dolce. Il Gelato al Tè Verde Matcha Bio invece è davvero particolare e sicuramente non è per tutti, o meglio, se vi piace il sapore forte, amaro ed intenso del tè verde, assolutamente privo di zucchero, allora fa per voi. Sappiate però che del gelato ha solo la temperatura e la forma. Noi onestamente, nonostante la qualità della materia prima, non lo abbiamo apprezzato: "de gustibus non est disputandum".
Quanto al servizio, che viene curato da Davide Frattali - uno dei soci di Umami - possiamo dire che sia stato discreto, cordiale e disponibile. Indiscutibile anche la velocità dello stesso; il nostro pranzo è iniziato alle 13.00 ed è terminato alle 14.15.
Anche il conto ci ha lasciati molto soddisfatti. Per tre antipasti, due portate principali, due dolci, acqua e due calici di vino abbiamo speso 62 euro in due. Il buon rapporto qualità-prezzo non si discute.
Come ultima interessante indicazione, vi segnaliamo che potete ordinare a domicilio i piatti di Umami tramite l'applicazione Foodora. Si tratta di un servizio di consegna a domicilio che include ottimi ristoranti di Roma e si caratterizza per le consegne effettuate in bicicletta per minimizzare l'impatto ambientale. Prima di ordinare, dovete però inserite il vostro indirizzo per verificare se le consegne di Umami vengono effettuate nella vostra zona.
In conclusione, se siete amanti della gastronomia nipponica e cercavate un buon Ramen-Bar, o se volevate semplicemente provarne uno, potete tranquillamente affidarvi alla superba cucina giapponese proposta da Giuseppe Milana.
Buon appetito ... e ricordatevi di taggare @ceniamofuori sui social per condividere con noi le vostre esperienze e segnalarci i piatti che avete preferito!
I prezzi delle portate o dei menù che indichiamo, i giorni, gli orari di apertura e chiusura dei locali, i numeri telefonici e le classifiche di Tripadvisor possono subire variazioni poiché sono tutti rilevati nel momento in cui scriviamo.
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